Il Braille si potrà leggere senza “toccarlo”

Grazie ad un sistema ad ultrasuoni il testo in Braille verrà trasformato in stimoli per le mani dei non vedenti/ipovedenti in modo da rendere possibile la lettura senza toccare la superficie a rilievo.

Il Braille è un sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti, messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo. Viene utilizzato spesso nei luoghi pubblici per aiutare i disabili visivi ad orientarsi in maniera autonoma. Questo avviene grazie alle “mappe tattili” ed ai complementari “percorsi tattili”. Ovviamente le informazioni inseribili sono limitate alla dimensione della “mappa Tattile”(di solito poco più grandi di un foglio A2). A seguito poi della pandemia dovuta al COVID-19  il problema di igienizzare le superfici toccate da molte persone, diventa sempre più attuale.

Braille senza toccare

Una soluzione innovativa arriva da una ricerca della University of Bayreuth in Germania. Lo studio, pubblicato su arXiv, evidenzia, come grazie ad un dispositivo chiamato HaptiRead e ad un sistema formato da 256 trasduttori ad ultrasuoni che emettono frequenze fino a 200 Mhz. Questi sono ufficienti per essere sentite al tatto, la persona con disabilita visive, riceve uno stimolo sul palmo della mano rappresentante i diversi punti dell’alfabeto Braille. Questo fino ad una distanza massima di circa 70 cm dall’HaptiRead.

La mano del non vedente/ipovedente viene facilitata a posizionarsi alla giusta distanza, grazie ad un sensore che funziona senza alcuna necessità di toccare la superficie. I primi test sono stati condotti su 30 persone, tra ipovedenti e non vedenti. I risultati mostrano un’accuratezza del 94% tra gli ipovedenti e dell’88% tra i non vedenti. I ricercatori sono fiduciosi che HaptiRead possa essere una tecnologia rivoluzionaria e innovativa che aiuterà a migliorare la vita delle tante persone con disabilità visiva.

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